Ora come ora il Blog è un’idea davvero poco originale per esprimere se stessi o gridare qualcosa a qualcuno, ma sembra sia il più efficace. Ed è per questo che è nato “L’Angolo di Fabio”, per dire quello che penso e condividerlo con gli altri. Riflessioni, pensieri e punti di vista…

martedì 10 luglio 2012

Seduto in quel caffè

Seduto in quel caffè con molta musica jazz fusion in sottofondo, un ottimo bicchiere di spritz aperol e l’ormai famoso mezzo Toscano a dare odore alla serata. La musica scorreva come lo spritz, uno dietro l’altro, i pensieri andavano e il sigaro bruciava boccate dopo boccate. Tutto ovvio. Fino ad ora. Ma c’è nei pensieri qualcosa che non va più bene. L’idea di restare.
Seduto in quel caffè con molta musica jazz fusion in sottofondo, un ottimo bicchiere di spritz aperol e l’ormai famoso mezzo Toscano a dare odore alla serata. Vedo passare un sacco di gente davanti a me. Elegantissima, anche troppo, piena di colori vivaci, tipici dell’estate. Vedo passere gente che non cura il proprio abbigliamento. Sciatta, quasi cafona, con camicia aperta e pantaloni tagliati, sporchi alcuni. C’è proprio chiunque qui e nessuno da peso a come uno si sente di vestire.
Seduto in quel caffè con molta musica jazz fusion in sottofondo, un ottimo bicchiere di spritz aperol e l’ormai famoso mezzo Toscano a dare odore alla serata. La sedie scricchiola, ma l’ambiente e arredato con gusto. Candela delicata, non ingombrante e, quindi, poco fastidiosa. Un posacenere molto particolare sul tavolo, dalle punte tirate e un mosaico a forma di volatili sul fondo. I quadri sono molto particolari perché catturano angoli nascosti e bellissimi della città antica. Bottiglie di vino in ogni dove, marche introvabili, di ogni misura e di ogni forma. L’unica cose che sembra normale, e non entro nei particolari, è il bancone.
Seduto in quel caffè con molta musica jazz fusion in sottofondo, un ottimo bicchiere di spritz aperol e l’ormai famoso mezzo Toscano a dare odore alla serata. E vedo il tempo cambiare. C’era il sole, poi le nuvole che cambiavano di colore, da bianche a scurissime, oddio piove, e poi riecco il sole. Direi… temperatura variabile!
Seduto in quel caffè con molta musica jazz fusion in sottofondo, un ottimo bicchiere di spritz aperol e l’ormai famoso mezzo Toscano a dare odore alla serata. E tra la gente, i miei pensieri, la musica, gli odori del sigaro, le bottiglie e il tempo bizzarro, ecco che appare una visione. No, non è la Madonna e non è nessun santo. No, non è un alieno o nessun altro extraterrestre.
È una donna bellissima, incantevole, elegante. Nel portamento, nei modi di fare, nei gesti.
Si avvicina verso di me lentamente, dico “non può essere”. Si avvicina sempre più, dico “è impossibile”. Alla fine si siede accanto a me, dico “c**o, è qui”.
Prendiamo da bere. Ormai al mio quarto giro di spritz aperol, ma non mi frega. Parliamo e parliamo, sembro piacerle e lei mi piace, parola dopo parola, gesto dopo gesto. Tutto fantastico e meraviglioso.
Non mi frega più del tempo, delle persone, delle bottiglie e di tutto il resto… c’è solo lei per me.
Seduto in quel caffè con molta musica jazz fusion in sottofondo, un ottimo bicchiere di spritz aperol e l’ormai famoso mezzo Toscano a dare odore alla serata.
E io… che mi sveglio.
Porca miseria! Sembrava tutto vero!

mercoledì 16 maggio 2012

Il testimone - Renato zero

Ci sono canzoni che entrano nel cuore perchè ti fanno ricordare, più di quanto non lo fai già, che esistono persone nella vita che sono davvero speciali. Angeli custodi che con le loro ali ti avvolgono, dandoti tutta la protezione di cui sono capaci e ti fanno stare davvero bene. Angeli viventi sempre vicini anche se lontani, sempre presenti anche se impegnati e sempre pronti a parlarti anche se non trovano le parole.
Non mi dilungo più di tanto altrimenti nasce un altro post, però sembra chiaro che questa canzone/poesia è dedicata a tutti quegli angeli viventi che proteggono, senza nulla pretendere, una persona che vogliono bene.
L'angelo è il testimone della vita di una persona. E proprio questa canzone, cantata da Renato Zero, parla proprio di questo testimone.

Guarda bene questa faccia non l'ha dimenticare
ogni passo ogni tua traccia, lo sai che ci sarò,
per ogni goccia di sudore o lacrima che piove
cristallo o stella di dolore, io la raccoglierò
remando insieme in questa barca, nel mare della vita,
urtare un onda imbizzarrita, pregare e andare su
perché pregare un po parlare, infondo con se stessi,
scoprirti in tutti i tuoi riflessi e crederci di più.
Senza mai niente di intentato sfidarsi e andare avanti
non indugiare e non stancarti, io sono dietro te.
Vivi, sono io il tuo testimone adesso, vivi,
prendi tutto il tuo fiato i tuoi giorni il tuo tempo,
vivi, il tuo cielo è un'agenda affollata di impegni
Io la matita per i tuoi disegni.
E non lasciare che nessuno ti sporchi mai le mani.
I tuoi occhi i tuoi domani, difendili da te.
Riscaldati ma non scottarti nel fuoco che divampa
spicca quel volo che ti tenta, io ti solleverò, vivi,
sono io il tuo testimone adesso, vivi,
grida forte il tuo nome, il tuo corpo, il tuo sesso,
vivi, perché ti appartiene ogni momento
e quando credi di esse finito tu invece dacci dentro,
vivi, vivi, fuori da tutti quei compromessi
e vivrò anche io dei tuoi successi..       

giovedì 1 marzo 2012

Ciao Lucio Dalla.

Un mio personalissimo saluto a Lucio Dalla, morto oggi a 69 anni a Montreux per un infarto. Grazie per le tantissime parole e melodie che ci hai regalato. Avrei potuto sceglie un sacco di canzoni per salutarlo (da caruso a 4 marzo 1943), ma ho preferito "se io fossi un angelo", perchè tra le tante è quella che più mi piace.
Ciao Lucio Dalla.

SE IO FOSSI UN ANGELO
(Lucio Dalla)

Se io fossi un angelo
chissà cosa farei
alto, biondo, invisibile
che bello che sarei
e che coraggio avrei
sfruttandomi al massimo
è chiaro che volerei
zingaro libero
tutto il mondo girerei
andrei in Afganistan
e più giù in Sudafrica
a parlare con l'America
e se non mi abbattono
anche coi russi parlerei
angelo se io fossi un angelo
con lo sguardo biblico li fisserei
vi do due ore, due ore al massimo
poi sulla testa vi piscerei
sulle vostre belle fabbriche
di missili, di missili
se io fossi un angelo, non starei nelle processioni
nelle scatole dei presepi
starei seduto fumando una marlboro
al dolce fresco delle siepi
sarei un buon angelo, parlerei con Dio
gli ubbidirei amandolo a modo mio
gli parlerei a modo mio e gli direi
"Cosa vuoi tu da me tu"
"I potenti che mascalzoni e tu cosa fai li perdoni"
"ma allora sbagli anche tu"
ma poi non parlerei più
un angelo non sarei più un angelo
se con un calcio mi buttano giù
al massimo sarei un diavolo
e francamente questo non mi va
ma poi l'inferno cos'è
a parte il caldo che fa
non è poi diverso da qui
perché io sento che, son sicuro che
io so che gli angeli sono milioni di milioni
e che non li vedi nei cieli ma tra gli uomini
sono i più poveri e i più soli
quelli presi tra le reti
e se tra gli uomini nascesse ancora un Dio
gli ubbidirei amandolo a modo mio
a modo mio...


lunedì 6 febbraio 2012

Sorridere sempre

Sorridere sempre
Ostinatamente
L’ottimismo serve
E’ quella spinta in più
Se il volto si accende
A volte è importante
Il mondo si arrende
Se sorridi tu
Abbasso i malinconici
Il pianto dei nostalgici
I pessimisti cronici
E chi non si ama più
La vita cambia
Se c’è chi cambia
Tira fuori la grinta
Un bel respiro tu
Rispondi a quei problemi
Con la serenità
La forza di un sorriso
Il tuo segreto
E’ qua
Più slancio ai desideri
Ai sentimenti veri
Sali fin dove arrivi
Ma non fermarti la
Risparmiati una lacrima
Per la felicità
Sorridere sempre
Coraggiosamente
Bisogna avere fede
Pazienza ed ironia
Si affannano gli uomini
Si arrabbiano e disperano
Ma se la luce incontrano
Chi li ferma più
La vita è tanta
E ti spaventa
Vita che ti conquista
Se l’assaggi tu
Ti provoca
Ti accende
Ti sbatte qua e la
Inventala
Difendila
Lei ti ripagherà
Seguiamo quel sentiero
Intoniamoci al coro
Leggeri quei pensieri
Più rilassati noi
Sorridimi sorridimi
Non ti fermare mai
Sali fin dove arrivi
Che poi ti sostengo io
Sorridere per vincere
E qui’ il segreto mio
Sorridere sempre

SORRIDERE SEMPRE - RENATO ZERO

lunedì 30 gennaio 2012

Se un giorno mi vedrai vecchio - Lettera di un padre al figlio

Amici del Blog, ben ritrovati. Mentre giravo nella rete ho trovato una lettera di un padre a un figlio e mi sembrava giusto pubblicare. E può essere rivolta a tutti i padri e i figli, di ieri e di oggi.

Se un giorno mi vedrai vecchio.
Se mi sporco quando mangio e non riesco a vestirmi abbi pazienza, ricorda il tempo che ho trascorso ad insegnartelo.
Se quando parlo con te ripeto sempre le stesse cose non mi interrompere, ascoltami, quando eri piccolo dovevo raccontarti ogni sera la stessa storia finche’ non ti addormentavi.
Quando non voglio lavarmi non biasimarmi e non farmi vergognare, ricordati quando dovevo correrti dietro inventando delle scuse perche’ non volevi fare il bagno.
Quando vedi la mia ignoranza per le nuove tecnologie, dammi il tempo necessario e non guardarmi con quel sorrisetto ironico, ho avuto tutta la pazienza per insegnarti l’abc.
Quando ad un certo punto non riesco a ricordare o perdo il filo del discorso, dammi il tempo necessario per ricordare e se non ci riesco non ti innervosire. La cosa più importante non è quello che dico, ma il mio bisogno di essere con te ed averti li che mi ascolti.
Quando le mie gambe stanche non mi consentono di tenere il tuo passo non trattarmi come fossi un peso, vieni verso di me con le tue mani forti nello stesso modo con cui io l’ho fatto con te quando muovevi i tuoi primi passi.
Quando dico che vorrei essere morto, non arrabbiarti, un giorno comprenderai che cosa mi spinge a dirlo. Cerca di capire che alla mia età non si vive, si sopravvive.
Un giorno scoprirai che nonostante i miei errori ho sempre voluto il meglio per te, che ho tentato di spianarti la strada. Dammi un po’ del tuo tempo, dammi un po’ della tua pazienza, dammi una spalla su cui poggiare la testa allo stesso modo in cui io l’ho fatto per te.
Aiutami a camminare, aiutami a finire i miei giorni con amore e pazienza in cambio io ti darò un sorriso e l’immenso amore che ho sempre avuto per te.
Ti amo figlio mio.