Ora come ora il Blog è un’idea davvero poco originale per esprimere se stessi o gridare qualcosa a qualcuno, ma sembra sia il più efficace. Ed è per questo che è nato “L’Angolo di Fabio”, per dire quello che penso e condividerlo con gli altri. Riflessioni, pensieri e punti di vista…

giovedì 30 settembre 2010

Sorridi

Sorridi, anche se il tuo cuore soffre.
Sorridi, anche se si sta spezzando.
Quando ci sono nuvole nel cielo,
"non ci penserai" se sorridi.
Attraverso la tua paura ed il tuo dolore
sorridi e forse domani
vedrai il sole levarsi e splendere
Per te.
Illumina il tuo volto con la gioia.
Nascondi ogni traccia di tristezza.
Anche se una lacrima
potrebbe essere sempre così vicina,
questo è il tempo in cui devi continuare a tentare.
Sorridi, che senso ha piangere?
Scoprirai che vale ancora la pena di vivere
se solo sorridi.

Charlie Chaplin

martedì 21 settembre 2010

Storiella indiana

Un po' di tempo fa mentre scrivevo una cosa sul computer, tipo ora, mi arriva una mail con una presentazione di PowerPoint con su scritta la storia che ora vi riporto.

Il mio amico aprì il cassetto del comodino di sua moglie, estraendone un pacchetto avvolto in carta di riso disse: "Questo non è un semplice pacchetto, è biancheria intima". Gettò la carta che lo avvolgeva e osservò la seta squisita e il merletto. "Lo comprò la prima volta che andammo a New York, 8/9 anni fa". "Non lo usò mai. Lo conservava per un'occasione speciale." "Bene. Credo che questa sia l'occasione giusta". Si avvicinò al letto e collocò il capo vicino alle altre cose che avrebbe portato alle pompe funebri. Sua moglie era appena morta.
Girandosi verso di me disse: "Non conservare niente per un'occasione speciale, ogni giorno che vivi è un'occasione speciale."
Sto ancora pensando a queste parole che hanno cambiato la mia vita. Adesso leggo di più e pulisco di meno. Mi siedo in terrazzo e ammiro il paesaggio senza far caso alle erbacce del giardino. Passo più tempo con la mia famiglia e gli amici e meno tempo lavorando. Ho capito che la vita deve essere un insieme di esperienze da godere, non per sopravvivere! Ormai non conservo nulla. Uso i miei bicchieri di cristallo tutti i giorni. Mi metto la giacca nuova per andare al supermercato, se decido così e ne ho voglia. Ormai non conservo il mio miglior profumo per feste speciali, l’uso ogni volta che voglio farlo. Le frasi “un giorno...” e “uno di questi giorni” stanno scomparendo dal mio vocabolario. Se vale la pena vederlo, ascoltarlo o farlo adesso. Non sono sicuro di cosa avrebbe fatto la moglie del mio amico, se avesse saputo che non sarebbe stata qui per il domani che tutti prendiamo tanto alla leggera. Credo che avrebbe chiamato i suoi familiari e gli amici intimi. Magari avrebbe chiamato alcuni vecchi amici per scusarsi e fare la pace per una possibile lite passata. Sono queste piccole cose non fatte che mi infastidirebbero, se sapessi che le mie ore sono contate. Infastidito perché smisi di vedere buoni amici con i quali mi sarei messo in contatto “un giorno”. Infastidito perché non scrissi certe lettere che avevo intenzione di scrivere “uno di questi giorni”. Infastidito e triste perché non dissi ai miei fratelli e ai miei figli, con sufficiente frequenza, quanto li Amo. Adesso cerco di non ritardare, trattenere o conservare niente che aggiungerebbe risate ed allegria alle nostre vite. E ogni giorno dico a me stesso che questo è un giorno speciale. Ogni giorno, ogni ora, ogni minuto... è speciale.

Quel giorno dopo aver letto questa storia, ho aperto la bottiglia di vino più costosa e l'ho bevuta tutta quanta. Ricordo ancora la bottiglia, un barolo del 1998.

lunedì 6 settembre 2010

Il barese punto e a capo

Il barese è colui che beve solo ed esclusivamente birra Peroni.
Il barese è colui che mangia i frutti di mare crudi sul porto ed almeno una volta nella vita ha gridato al ristorante “giovane spacchi due cozze!” oltre che, proprio a causa dei frutti di mare, almeno una volta è stato vittima di malattie strane come tifo, colera o, più frequentemente, febbre alta, vomito e forti dolori di pancia.
Il barese è colui che come gioco ufficiale nazionale riconosce solo il gioco della birra.
Il barese è colui che almeno una volta nella vita ha mangiato scagliozze e inghimiridd (polenta fritta e involtini di carne).
Il barese è colui che si esprime in un linguaggio comprensibile solo dai suoi simili: usa cadenzialmente interiezioni tipo “mò e ce cous”, “mudù”, e sottili metafore come “ne hai fritti di polpi”.
Il barese è colui che è ancora convinto che “Business” e “Gazzetta Affari” servano a tappezzare la macchina quando ci si infratta.
Il barese è colui che la domenica mattina deve arricciare il polpo.
Il barese è colui che almeno una volta a settimana consuma un ottimo e sano piatto di orecchiette e cime di rapa e patate, riso e cozze.
Il barese è colui che non può fare a meno di dire “questa è la mano e questa è la ciola” se di fronte si trova qualcuno che si presenta con il nome di Nicola.
Il barese è colui che almeno una volta nella vita ha esultato con il trenino dopo aver fatto un goal.
Il barese è colui che è il solo a conoscere il “taratuffo” e una "merosqua".
Il barese è colui che ha inventato la seconda fila prima ancora di inventare la ruota.
Il barese è colui che esclama spesso e volentieri “mhèèèè”.
Il barese è colui che ripete frequentemente “mhè, vai a rubbare (si, con due b) a San Nicola!”.
Il barese è colui che non paga mai il biglietto alla Fiera del Levante.
Il barese è colui che sa che il maestrale dura almeno tre giorni o cinque, ma non di più.
Il barese punto e a capo!

ndr: ispirato da "nociclopedia.wikia.com"