Ora come ora il Blog è un’idea davvero poco originale per esprimere se stessi o gridare qualcosa a qualcuno, ma sembra sia il più efficace. Ed è per questo che è nato “L’Angolo di Fabio”, per dire quello che penso e condividerlo con gli altri. Riflessioni, pensieri e punti di vista…

domenica 22 novembre 2009

Voglia - Renato Zero

Una canzone stupenda di un signore che trasmette in ogni sua parola, in ogni sua nota grandi emozioni. La canzone si chiama “Voglia” e il suo autore è Renato Zero.

Tu che aspetti che sia vita anche tu,
Tu che tenti di piacere di più,
Tu quante altre volte tu.
Finirà che il mondo scoprirà che tu esisti.
Vai tranquillità verso l'uomo che vuoi,
Vai sicura che poi gli piacerai,
Ci stai a dare un calcio ai guai,
A dire no alla noia che ti toglie la voglia, e poi…
Per te io sono ancora qui che canto,
Tu la spinta per tornare su, ancora su.
E allora dai, lasciati andare in questo mare,
Un mare che non ti aspettavi più,
Calore che sai solamente tu.
Tu..
Su te io ci scommetterei,
Io per te mille altre volte mi brucerei.
Sei tu quell'angelo che prima o poi decollerà,
Sei tu che conti, solo tu.
Il resto è la, fin quando la sete si placherà,
Di te io mi ubriaco e mi confondo,
Non puoi tentarmi e poi lasciarmi,
No, non farlo mai
E mi dirai che sono sempre un vagabondo,
Eppure ancora qui mi fermerò.
È solo per te che canterò,
Per teeee…!!!

"Da qui non verrà mai cancellata".

lunedì 16 novembre 2009

TEST: Quanto mi conosci?

Ciao a tutti gli Amici del Blog. Oggi, per il sessantesimo Post, ho deciso di fare un test per vedere quanto mi conoscete. Fare questo test è semplicissimo: basta munirsi di carta e penna e segnare, per ogni domanda, la lettera abbinata alla risposta che pensate sia giusta. Alla fine del test troverete le risposte esatte per ogni domanda (non leggete prima, altrimenti non vale). Una volta lette le risposte esatte vedete quante ne avete indovinate e poi il risultato scrivetelo sui COMMENTI. Ovviamente più ne indovinate più mi conoscete.
Ma andiamo al TEST

1 - COSA PENSO DELLA “GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO”?
A) Mudù (tipico spavento barese)
B) Una testata interessante
C) Non mi piace
D) Ottima la cronaca e interessante la cultura
E) Il miglior giornale della Puglia

2 - CHI È IL MIO CANTANTE PREFERITO?
A) Antonello Venditti
B) Zucchero
C) Pupo
D) Carmen Consoli
E) Renato Zero

3 - LA PARTE D'ITALIA CHE PIÙ MI PIACE?
A) Il Salento (Puglia)
B) Riviera Romagnola (Emilia Romagna)
C) Lago di Garda (Veneto)
D) Costiera Amalfitana (Campania)
E) La Versilia (Toscana)

4 - DA COSA NON MI POTREI MAI SEPARARE?
A) Da un paio di scarpe della Paciotti
B) Dalla mia collana e dai miei bracciali
C) Dai miei bicchieri di vino
D) Dai miei libri
E) Dal mio PC

5 - LA CITTÀ CHE HO NEL CUORE?
A) Firenze
B) Roma
C) Milano
D) Bari
E) Palermo

6 - QUAL'È IL MIO SECONDO NOME?
A) Nicola
B) Michele
C) Ferruccio
D) Giovanni
E) Non ho un secondo nome

7 - I MIEI FRATELLI SI CHIAMANO?
A) Marco e Anna
B) Vito e Angela
C) Luca e Claudia
D) Francesco e Angela
E) Vito e Maria

8 - QUAL'È LA MIA PASSIONE SPORTIVA?
A) Calcio
B) Formula 1
C) Golf
D) Tennis
E) Motomondiale

9 - QUAL'È IL MIO VINO PREFERITO?
A) Chianti Classico
B) Rosso di Montepulciano
C) Valpolicella Classico
D) Greco di Tufo
E) Primitivo di Manduria

10 - LA MIA CITAZIONE PREFERITA È?
A) “Il mio grado nell'esercito? Ostaggio, in caso di guerra” (Woody Allen)
B) “Non credo ai miracoli, ne ho visti troppi” (Oscar Wilde)
C) “Che Dio ci perdoni. E ci perdonerà. È il suo mestiere” (Marcello Marchesi)
D) “Meglio essere stupidi o calvi? Calvi, si nota meno” (Anonimo)
E) “Chi sa ridere è padrone del mondo” (Giacomo Leopardi)

IL TEST È FINITO.

Se avete totalizzato da 0 a 4 risposte esatte vuol dire che non mi conoscete per niente o molto poco.
Se avete totalizzato da 5 a 9 risposte esatte, bravi, vuol dire che sicuramente siamo amici.
Se avete totalizzato 10 risposte esatte sapete tutto di me e siete miei AMICI e quindi meritate un Grazie.
(Scrivi il risultato e, se vuoi, commentalo alla fine del Post)


Con la speranza che NON AVETE COPIATO ecco le risposte esatte del test.
1-A / 2-E / 3-C / 4-B / 5-D / 6-E / 7-B / 8-B / 9-E / 10-D

giovedì 12 novembre 2009

La felicità ...a modo mio.

Ma si può essere felici quando chi ti è vicino è felice? Un sentimento di rimbalzo che ti viene da dentro, dal profondo dell'anima. Felice per una persona felice. Se poi la persona felice è vicina a te con il cuore, è un'esplosione di felicità che non riesci a contenere e che allieta le tue giornate, tranquillizza la tua mente e ti fa sorridere più del normale. Ecco perchè la troviamo nei reparti degli ospedali travestiti da clown, ecco perchè viene portata in teatro e nel cinema o, semplicemente, nelle persone che ogni giorno incontriamo per strada; perfetti sconosciuti, ma con la capacità di trasmettere la felicità.
La felicità, tante volte, si usa come maschera per coprire momenti infelici, tristi, malinconici. Ma è importante far vedere di essere felice davanti alla persona che ha voluto, cercato e causato la tua infelicità; è il miglior modo per annientarlo. Poi il tempo porterà dolci sorrisi e intense emozioni, tanto che la parola “infelice” diventerà una parola inutile e in più del nostro vocabolario antico.
Bisogna essere sempre felici, ovunque troviamo felicità dobbiamo andare. Se la troviamo stando insieme a una persona, dobbiamo stare con quella persona; se la troviamo negli occhi sinceri di un'amico, dobbiamo guardare negli occhi l'amico; se la troviamo in un paese lontano, dobbiamo prendere il primo aereo per il paese lontano; se la troviamo nel cuore di una persona, dobbiamo stare con il cuore di quella persona.
Una sola cosa è nemica della felicità: l'invidia. Le persone che sono invidiose della felicità altrui sono le peggiori in quanto l'invidioso, proprio per natura, non è felice di quello che gli altri possono avere. Ma l'invidioso non riesce a colpire la persona felice perchè chi è felice ha dalla sua l'ottimismo, il sorriso e la contentezza; tutte armi contro la pericolosità dell'invidioso.

A tutti quelli che leggeranno queste parole dico: “siate felici e tutto vi sembrerà diverso, più bello, più magico, più emozionante, più sorridente.”

giovedì 5 novembre 2009

Il crocifisso in aula

E finalmente si è espressa la Corte europea di Strasburgo sul crocifisso in aula... si è capita l'ironia, vero?
La Corte europea ha detto, in sostanza, che l'Italia in quanto paese laico deve rispettare il diritto dei genitori ad educare i propri figli che non devono essere influenzati da simboli.
C'è da dire un paio di cose però. La prima riguarda la laicità del nostro Paese che è intesa come il libero pensiero di religione da parte di tutti; dove tutti vengono rispettati per quelli che sono e giudicati dalla giustizia per quello che fanno. La seconda riguarda i simboli di religione cristiana che vengono esposti e che possono influenzare nella scelta una religione anziché un'altra. O adirittura possono offendere chi non è Cristiano. Allora togliamo i simboli religiosi dal parabrezza delle nostre auto, togliamo le statue religiose dalla piazze, cambiamo il nome ai paesi che hanno nomi di santi Cattolici, togliamo i crocifissi da sopra i campanili delle chiese e facciamo sparire tutto quello che di religioso c'è in Italia.
Bisogna capire che il crocifisso nelle scuole, come negli altri posti, è parte integrante della nostra cultura che si riconosce sempre più in quei simboli. Quindi i signori Onorevoli questa volta devono tirare fuori gli artigli e far capire, a quelli di Strasburgo, che il nostro crocifisso rimane sempre in bella mostra nella scuole italiane in quanto parte del nostro patrimonio culturale. Cambiate le leggi, ridisponete i comma, cambiate le virgole nella costituzione, fate quello che vi pare, ma non fatevi mettere i piedi in faccia da chi gode per questa sentenza. Per una volta sentitevi orgogliosi di essere italiani e sentitevi fieri dei nostro passato, dei nostri simboli e dei nostri costumi. Fatevi portavoce di un popolo incazzato che vuole lasciare un simbolo dove è sempre stato, sul muro.
Questa volta è più facile, siete tutti d'accordo.

lunedì 2 novembre 2009

Tratto da: Il piccolo libro dell'amicizia.

Da un po' di tempo sto leggendo un libro che si chiama “il piccolo libro dell'amicizia” di Guido Davico Bonino (pillole BUR 2009 – 5,90 €).
Questo libro parla dell'amicizia attraverso la poesia, la narrativa, il teatro, l'autobiografia, la letteratura e il saggio rubando dall'Iliade alla Divina Commedia e da Sant'Agostino ai scrittori di oggi.
Voglio riportare una pagina del libro che mi ha particolarmente colpito.

Certamente, se fosse necessario testimoniare su un difetto d'un amico, del quale si è a conoscenza, si corregga segretamente; se non dà retta, si corregga pubblicamente. Le correzioni fanno bene, ed anzi sono generalmente più utili d'un'amicizia che non sa dire nulla. Anche se l'amico si ritiene offeso, tu ammoniscilo ugualmente; anche se l'amarezza del rimprovero ferisce il suo animo, tu correggilo ugualmente senza timore. Sono più sopportabili, infatti, le ferite degli amici che i baci degli adulatori. Correggi dunque l'amico che sbaglia, non abbandonare l'amico inncente. L'amicizia deve essere costante, perseverante nell'affetto: non dobbiamo, come i fanciulli, mutare gli amici seguendo la volubilità dei sentimenti.
Apri il tuo cuore all'amico affinchè ti sia fedele e tu possa ricevere da lui gioia per la tua vita. Un amico fedele è un balsamo per la vita e un dono d'immortalità. Rispetta l'amico come un tuo pari e non vergognarti di prevenirlo nell'essere servizievole: l'amicizia ignora la superbia. Il sapiente dice: non vergognarti di salutare l'amico. Non abbandonare l'amico nelle necessità, non trascurarlo, non lasciarlo senza aiuto, perchè l'amicizia è un aiuto per la vita. Portiamo insieme i nostri pesi, come ci ha insegnato l'Apostolo rivolgendosi a coloro che la carità ha unito quali membri dello stesso corpo. Se la buona fortuna dell'amico giova agli amici, perchè anche nelle sue avversità gli amici non dovrebbero porgergli aiuto? Aiutiamolo con il consiglio, dedichiamogli le nostre premure, prendiamo viva parte alle sue pene con il nostro affetto.
Se è necessario, sopportiamo per l'amico anche i sacrifici. Assai spesso si devono incontrare inimicizie per difendere l'innocenza d'un amico, spesso sopportare denigrazioni, se ti opponi o rispondi quando un amico è biasimato o accusato. Non affligerti d'essere offeso così; il giusto dice: Anche se mi capitassero dei mali per l'amico, li sopporterei. L'amico è messo alla prova nelle avversità, perchè nella prosperità tutti sembrano amici. Ma, come nelle disgrazie dell'amico sono necessarie la pazienza e la sopportazione, così nella prosperità si richiede un'adeguata autorevolezza per reprimere e rimproverare l'arroganza dell'amico che monta in superbia.

(S.AMBROGIO, Opere mortali, I. I doveri, intr., tr. e nt. di G. banterle, Città Nuova, Roma 1977).

Alla prossima lettura di questo libro (...se ci sarà).