Ora come ora il Blog è un’idea davvero poco originale per esprimere se stessi o gridare qualcosa a qualcuno, ma sembra sia il più efficace. Ed è per questo che è nato “L’Angolo di Fabio”, per dire quello che penso e condividerlo con gli altri. Riflessioni, pensieri e punti di vista…

mercoledì 23 gennaio 2013

Troppo tardi per piangere il morto

Voglio partire con questo Post da quanto segue.
Lo scorso 19 dicembre è stata emanata la “Direttiva Ministeriale in merito alla politica militare per l’anno 2013”. In uno dei punti della direttiva, uscita subito dopo aver approvato la “Delega al Governo per la revisione dello strumento militare nazionale e norme sulla medesima materia”, cita questo:
“…Pertanto, si dovrà procedere ad un significativo ridimensionamento delle strutture centrali e periferiche e ad una contrazione strutturale non inferiore come obiettivo al 30%. Questo obiettivo dovrà essere perseguito con la maggior coerenza possibile non oltre il medio termine (orientativamente 5/6 anni) riducendo il numero di siti sul territorio, concentrando, unificando e razionalizzando in maniera significativa le differenti funzioni (operativa, territoriale, logistica, formativa, addestrativa) che oggi sono separate e disperse sul territorio. Si dovrà continuare ad agire sul numero dei comandi, di basi/enti ed elementi di organizzazione di tutte le componenti dello strumento (terrestri, marittime ed aeree). Si dovranno razionalizzare in senso riduttivo gli organi centrali di Forza Armata in prospettiva interforze e di ottimale impiego delle risorse umane...”  
Nelle direttive operative figurano le riduzioni degli organici, civili e militari, operate con la “spending review”
Per quanto sopra la mia domanda è semplice: ma dal 19 dicembre al 17 gennaio, giorno in qui lo Stato Maggiore dell’Esercito ha decretato la soppressione della Brigata di Cavalleria “Pozzuolo del Friuli” con sede a Gorizia, le istituzioni locali dove stavano?
La chiusura non sarebbe arrivata il 20 dicembre, ma neanche in un futuro lontanissimo, oltre al fatto che questa voce girava già all’interno della città da molto tempo.
Ora si piange il morto, ma nella lenta agonia che si è fatto?
Io mi auguro di tutto cuore che questa decisione venga rivalutata nelle sedi romane e che Gorizia continui ad avere il “suo esercito”. Se non altro per la storia di una città sempre accompagnata da militari, sia in combattimento nelle guerre mondiali che in pace ai giorni nostri. Me lo auguro per gli amici con le stellette, ormai perfettamente ambientati a Gorizia, che sarò costretto a salutare e me lo auguro per la cittadina, che otre a perdere una della “meglio gioventù” della sua storia, sarà costretta a fare i conti con una economia che andrà sempre più in ribasso (affitti, vendite, commercio in tutte le sue varianti, ecc..).
Staremo a vedere come andrà a finire.
In bocca al lupo ai militari della Brigata di Cavalleria “Pozzuolo del Friuli” per il loro futuro
In bocca al lupo alla città di Gorizia che riesca nel suo intento di mantenere la Brigata nella sua citta

martedì 15 gennaio 2013

Idee? Si, molte! Ma...

Da quando ho aperto questo Blog di idee ne ho avute veramente tante, il problema sta nel scriverle. O meglio, e per farla breve, il concetto c’è, ma quando tocca metterlo per iscritto che nasce il problema. Estenderlo, scriverlo, svilupparlo e cercare di dargli un degno finale che mi mette in difficoltà. Intrecciare i congiuntivi, dare la giusta coniugazione ai verbi e sistemare virgole, punti, due punti, punti e virgola e “chi più ce ne ha più ce ne introduca” come disse un vecchio amico mio, è un duro lavoro per me. Io che ho un solo concetto di “scuole alte”: la classe che si trova al punto più alto dal livello del mare; e li non avevo rivali, mai più basso del terzo piano. Io che come unico titolo di studio ho la cresima. Io che… insomma, io che sono una schiappa totale nel mettere per iscritto i pensieri. Ma ho sempre provato a farlo, avvolte riuscendoci altre volte riuscendoci meno.
Scrivere è un mestiere difficile per me, alle volte anche pensare cosa scrivere. Se poi penso quello che scrivo poi… è un casino. Immagino un dialetto barese italianizzato con frasi oscene come: “la telefono”, “attenzione al bambino ancora cade”, “mantieniti a bere”, “prendi le ciliegie da in faccia all’albero”, “ora ti piscio il cane”, “mi cucino da solo”… e una serie di frasi che farebbero rivoltare il buon Dante nella tomba. Che se li leggesse il buon Dio mi chiamerebbe con se nei cieli per evitare che continui a scrivere sul Blog, diciamo a scrivere in generale.
Scrivere robe sensate è impegnativo. Immagino pensieri politici improvvisati alla meno peggio o fatti di cronaca mondana e sportiva. Pensieri sicuramente adatti a un Blog, ma non da fare uscire dalla mia mente. Rischierei, in politica, di non esporre bene i fatti per mancanza di memoria storica, rischierei, nella cronaca mondana o nera, di farmi scappare particolari importanti o rischierei, parlando di sport, di farmi sfuggire un risultato o di non avere la giusta competenza (dettagliata competenza, considerando che non seguo tutti gli sport).
Per non portarla troppo per le lunghe, il succo dei questo Post è: non so scrivere, non sono adatto ad avere un Blog e non ho idee.
…O FORSE SI…
…a presto!