Ora come ora il Blog è un’idea davvero poco originale per esprimere se stessi o gridare qualcosa a qualcuno, ma sembra sia il più efficace. Ed è per questo che è nato “L’Angolo di Fabio”, per dire quello che penso e condividerlo con gli altri. Riflessioni, pensieri e punti di vista…

martedì 21 settembre 2010

Storiella indiana

Un po' di tempo fa mentre scrivevo una cosa sul computer, tipo ora, mi arriva una mail con una presentazione di PowerPoint con su scritta la storia che ora vi riporto.

Il mio amico aprì il cassetto del comodino di sua moglie, estraendone un pacchetto avvolto in carta di riso disse: "Questo non è un semplice pacchetto, è biancheria intima". Gettò la carta che lo avvolgeva e osservò la seta squisita e il merletto. "Lo comprò la prima volta che andammo a New York, 8/9 anni fa". "Non lo usò mai. Lo conservava per un'occasione speciale." "Bene. Credo che questa sia l'occasione giusta". Si avvicinò al letto e collocò il capo vicino alle altre cose che avrebbe portato alle pompe funebri. Sua moglie era appena morta.
Girandosi verso di me disse: "Non conservare niente per un'occasione speciale, ogni giorno che vivi è un'occasione speciale."
Sto ancora pensando a queste parole che hanno cambiato la mia vita. Adesso leggo di più e pulisco di meno. Mi siedo in terrazzo e ammiro il paesaggio senza far caso alle erbacce del giardino. Passo più tempo con la mia famiglia e gli amici e meno tempo lavorando. Ho capito che la vita deve essere un insieme di esperienze da godere, non per sopravvivere! Ormai non conservo nulla. Uso i miei bicchieri di cristallo tutti i giorni. Mi metto la giacca nuova per andare al supermercato, se decido così e ne ho voglia. Ormai non conservo il mio miglior profumo per feste speciali, l’uso ogni volta che voglio farlo. Le frasi “un giorno...” e “uno di questi giorni” stanno scomparendo dal mio vocabolario. Se vale la pena vederlo, ascoltarlo o farlo adesso. Non sono sicuro di cosa avrebbe fatto la moglie del mio amico, se avesse saputo che non sarebbe stata qui per il domani che tutti prendiamo tanto alla leggera. Credo che avrebbe chiamato i suoi familiari e gli amici intimi. Magari avrebbe chiamato alcuni vecchi amici per scusarsi e fare la pace per una possibile lite passata. Sono queste piccole cose non fatte che mi infastidirebbero, se sapessi che le mie ore sono contate. Infastidito perché smisi di vedere buoni amici con i quali mi sarei messo in contatto “un giorno”. Infastidito perché non scrissi certe lettere che avevo intenzione di scrivere “uno di questi giorni”. Infastidito e triste perché non dissi ai miei fratelli e ai miei figli, con sufficiente frequenza, quanto li Amo. Adesso cerco di non ritardare, trattenere o conservare niente che aggiungerebbe risate ed allegria alle nostre vite. E ogni giorno dico a me stesso che questo è un giorno speciale. Ogni giorno, ogni ora, ogni minuto... è speciale.

Quel giorno dopo aver letto questa storia, ho aperto la bottiglia di vino più costosa e l'ho bevuta tutta quanta. Ricordo ancora la bottiglia, un barolo del 1998.

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