Ora come ora il Blog è un’idea davvero poco originale per esprimere se stessi o gridare qualcosa a qualcuno, ma sembra sia il più efficace. Ed è per questo che è nato “L’Angolo di Fabio”, per dire quello che penso e condividerlo con gli altri. Riflessioni, pensieri e punti di vista…

mercoledì 20 luglio 2011

Com'era, ora non è più

Credo e penso che i nati negli anni ottanta e quindi conoscitori e primi protagonisti degli anni novanta (tra cui ci sono io), sono gli ultimi sostenitori e incontrastati conservatori di posti che ora sono al lurido sbando. Posti deturpati e ridotti a spazzatura dall’ignoranza e dalla non curanza di chi, dopo di noi, è arrivato nei posti che con gelosa cura abbiamo conservato. Convinti che quella stessa cura potesse continuare per sempre, di generazione in generazione. E invece guardiamo tutto da lontano e ci disgustiamo. Guardiamo da lontano quei posti perché ora non ci avviciniamo più, nauseati da sgradevoli odori e stanchi di quello che vediamo riverso per terra: cartoni di pizza, bottiglie di ogni genere (birra per la maggior parte), carte varie, copertoni di auto e, quando l’essere umano arriva a toccare proprio il fondo, espletamenti umani di ogni forma: liquida e solida. Tutto questo comporta, inevitabilmente, alla nascita di una nuova forma di popolazione tipicamente notturna che non disdegna di far capolino anche di giorno e, perché no, farsi un bel bagno nel vicino mare visto le temperature tropicali. Questa è una specie comunemente chiamata: ratto, topo, zoccola, pantegana.
Escrementi a parte anche l’aria non è più come quella di una quindicina d’anni fa, ormai non si sente più neanche l’odore del mare quando ci si avvicina da quelle parti. E la poesia di una volta non c’è più.
Parlo del posto che per generazioni ha fatto divertire, incontrare e amare un sacco di persone. Un posto come il vecchio molo di Santo Spirito, l’unico luogo a cui tengo molto.
Ma oggi ho voluto superare me stesso e sono andato proprio in quel posto a scattare alcune foto per documentare la condizione del vecchio molo di Santo Spirito.
Come sono arrivato mi sono immediatamente reso conto che ero l’unica persona che camminava tra quegli scogli, ma poi, a un certo punto, un rumore sospetto, che proveniva da dietro due enormi pietre, distoglie la mia attenzione. Lo spettacolo era triste ma divertente… adesso che ci penso bene, era più triste che divertente. Il rumore era stato fatto da un uomo che tra gli scogli si nascondeva. Stava facendo la puppù, la cacca. In quel momento ho pensato a un sacco di cose: che forse la mia voce tra le righe di un Blog non serve a niente se un uomo di un’età elevata è il primo a inquinare l’ambiente oppure che forse è sempre stato così e io me ne sto accorgendo solo ora che ho trent’anni. Mhà!
E allora giro la testa disgustato e continuo a fotografare com’è diventato quel posto, forse mai stato bello, ma sicuramente più pulito di ora.
Vi lascio alle foto con la speranza che una prossima generazione possa capire e cercare di cambiare un posto, che secondo me, e di una rara bellezza. Forse perché ci sono particolarmente legato.








P.S. a parte la cacca dell’uomo sopra citato, di oggetti di forma cilindrica che escono dall’orifizio anale erano sparsi un po’ ovunque, ma, ovviamente, non le ho nemmeno fotografate.

2 commenti:

antonella ha detto...

Hai espresso quanto io ho nel cuore con vero dispiacere e forse un po' vergogna xkè nata qui..... Ci hanno rovinato il paese e i veri forestieri ora siamo noi ... il problema caro fabio è che più avanti andiamo e peggio è! Non ci resta che portare nel cuore i ricordi di ciò che era prima il ns paese,lo splendore etico civile e la gente, sicuramente migliore di ora. Cmq... il tuo post è bellissimo! anche stavolta.....

Wonder Ele ha detto...

Capisco Amico mio,
capisco benissimo.

Purtroppo tutto dipende dalla famiglia e da quello che la famiglia trasmette ai propri figli. Le famiglie di oggi non sono più come quelle di un tempo e non sanno cosa sia la cura per il proprio posto, l'amore per le proprie cose, il rispetto per il proprio futuro.

Non si interrogano mai e danno tutto per scontato ed i giovani crescono così, senza la consapevolezza dell'enorme ricchezza storica e culturale che hanno sotto i piedi. Comprano i diplomi, sono tutti diplomati e laureati con fior fior di titoli, ma NON SANNO NIENTE. Vincono concorsi, ma non sanno il valore della propria terra...e così...persino lo pseudonimo "terrone" diventa fuori inappropriato...diventa per qualcuno un'offesa (beata ignoranza!!come potrebbe essere un'offesa un elogio all'amore per la terra?)

Abbandonano oggetti, carte e altre cose ed inquinano...sporcano l'ambiente nella sciocca convinzione che la cosa finisca lì. Nell'arrogante presunzione di poter decidere le conseguenze ecologiche dei loro atti...che altro non sono che micidiali boomerang per loro (e ahimè per noi che non c'entraimo niente).

Amico mio, visti i miei studi, potessi, mi candiderei e farei la politica per il tuo paese, ma ...dovrei forse passare sul cadavere di vendola e..quello non mi sembra un tipo che si possa soddisfare se una donna ...gli passa sopra!!!buahahah!!!

Scherzi a parte, noi non passiamo fare niente di diverso dal..un giorno, insegnare ai nostri figli il RISPETTO....per le persone, per le cose, per l'ambiente...ricordando sempre che tutto è un dono...e che i doni sono una fortuna e come tali, meritano tutta la cura del caso.

ps: alla base del non rispetto per l'ambiente c'è sempre il non rispetto per le persone.Se le persone avessero rispetto del proprio prossimo, non gli farebbero trovare un simile ambiente...