Vedevo la partita del mio Bari stasera quando una chiamata da parte di mia madre arriva all’improvviso. Mi comunica una triste notizia: “la signora Emma è morta!”.
La signora Emma era una bellissima persona che abitava al secondo piano della prima palazzina del mio stabile. Non ho tantissimi ricordi di lei, ma fino all’ultima volta che sono andato a Bari lei era sempre li, al secondo piano fuori al balcone che, ogni qual volta che entravo nel palazzo, mi salutavo e mi chiedeva come stavo. Anche se ero passato cinque minuti prima. Con la delicatezza, la dolcezza, la calma e la serenità che solo le donne ottantenni riescono ad avere.
Si è spenta oggi dopo un malore. E mi dispiace tantissimo.
Nella mia preghiera prima di addormentarmi, oggi, ci starà anche lei.
E sono sicuro che dalla prossima volta che andrò a Bari, sicuramente alzerò ancora una volta, come sempre, i miei occhi verso quel secondo piano, con la speranza di incrociare ancora una volta il suo sguardo e sentirmi dire ancora una volta come stai.
Quello sguardo e quella frese ora non ci saranno più e mi mancheranno. Può non essere nulla, ma sono pur sempre stati attimi, frammenti, momenti di un mio vivere quotidiano che mi rallegravano la giornata e mi strappavano un sorriso.
Non la dimenticherò signora Emma…
E come era mio solito dire “arrivederci signora, mi stia bene”
Arrivederci signora Emma.
2 commenti:
Ho letto con molto interesse il tuo blog.
un blog vero, fatto di pensieri semplici ma veri, autentici...
complimenti.
un saluto.
Adele
Grazie per i complimenti Adele... e un affettuoso saluto anche a te.
continua a seguirmi se ti va ;-))
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