Ora come ora il Blog è un’idea davvero poco originale per esprimere se stessi o gridare qualcosa a qualcuno, ma sembra sia il più efficace. Ed è per questo che è nato “L’Angolo di Fabio”, per dire quello che penso e condividerlo con gli altri. Riflessioni, pensieri e punti di vista…

lunedì 23 settembre 2013

Nata sotto il segno della Ferrari


Io credo che dopo il Gran Premio di Singapore di domenica scorsa, 22/09/2013, la Red Bull e Sebastian Vettel hanno già vinto il mondiale senza aspettare la certezza della matematica. Lo hanno dimostrato in quella gara, dando prova di grandi strateghi, perfetti conoscitori della macchina in tutti i suoi limiti e le sue certezze e che questo insieme è messo tra le mani del pilota che tutti da tre anni provano a battere.

Il Gran Premio perfetto, come solo il binomio Schumacher-Ferrari ha saputo fare in una Ungheria di qualche anno fa.
È successo questo: per i primi giri fino al primo pit-stop ha saputo governare la gara conservando gomme, motore e cambio. Esce la safety car e tutti rientrano a fare il cambio gomme tranne alcune macchine che si accodano alla macchina di sicurezza e preferiscono continuare (dopo il loro obbligatorio pit-stop vengono tutte sorpassate), tra cui c’è Vettel. Riparte la safety car e Vettel inizia a dare prova di quello che davvero vale lui e la Red Bull in questo mondiale. Tra il secondo e otto e due secondi e tre a giro, dopo solo quindici giri il vantaggio su Alonso (2°) è di trenta secondi. Entra nei box, cambio gomme e ripartenza ed è ancora primo con una bella manciata di secondi da Alonso. E si riparte a conservare la macchina, andando con calma, ma accumulando sempre più vantaggio dagli inseguitori.
Ovviamente il risultato di tutto questo è: vittoria schiacciante.
Il merito della Ferrari è quello di aver tirato fuori dalla macchina il massimo che poteva, con il solo Alonso, dimostrando di essere la prima dei normali.
La Red Bull è una macchina nel complesso eccezionale che tra i piloti ha un ragazzo che gran premio dopo gran premio cresce sempre di più e va sempre più veloce e, passo dopo passo, si perfeziona in tutti quelli che una volta erano difetti. E il suo team riesce sempre a crescere in aerodinamica grazie al suo progettista Adrian Newey che trova sempre la soluzione adatta in ogni gara e tutto il team di strateghi, comandati da Chris Horner, sempre bravi nel gestire ogni tipo di situazione e azzeccare la tattica giusta.
Sembra, appunto, la Ferrari di quando Schumacher, Brawn e Todt facevano sognare i tifosi ferraristi dal 2000 al 2005.
Io mi auguro la Ferrari ritorni a essere quella di un tempo, magari già dall’anno prossimo.
Anche perché prima o poi la Red Bull di Vettel romperà un bullone, fallirà un gran premio, si ritirerà per cause ignote. Ma per adesso stiamo a guardare come vince… AIME’.

p.s. il senso di "nata sotto il segno della Ferrari" è solo perchè vince come una volta vinceva la Ferrari. Ricordando che la Ferrari è la Ferrari e, anche se c'è chi la batte in pista, qualsiasi altra squadra automobilistica passata e futura NON SARA' MAI LA FERRARI. Unica, affascinante e la più vincente della Formula 1. Fino a che qualcuno non riuscirà a batterla tra… circa… 4123412541 anni, credo.

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