Ora come ora il Blog è un’idea davvero poco originale per esprimere se stessi o gridare qualcosa a qualcuno, ma sembra sia il più efficace. Ed è per questo che è nato “L’Angolo di Fabio”, per dire quello che penso e condividerlo con gli altri. Riflessioni, pensieri e punti di vista…

venerdì 20 febbraio 2009

Il Vino

“Me lo ha detto il vin e il vin non erra”, inizio con una citazione di Emilio Praga questo mio Post interamente dedicato al vino. Non potevo iniziare diversamente questa mia avventura nella rete parlando del vino che qualcuno, tempo fa, ha definito “la parte intellettuale del pranzo”.
Se si va a cercare sul vocabolario la parola “vino” si trova: bevanda alcolica fermentata, ottenuta esclusivamente dalla fermentazione (totale o parziale) del frutto della vite, l'uva (sia essa pigiata o meno), o del mosto. Il termine “vino” ha origine dal verbo sanscrito -vena- (amare), da cui deriva anche il nome latino -Venus- della dea Venere. Questo c’è scritto sul vocabolario ma in realtà nel termine “vino” non c’è una spiegazione tecnica ma pura magia, mistero e passione.
Le origine del vino sono così tanto antiche che addirittura si pensa che il frutto proibito di Adamo ed Eva fosse l’uva e non la mela e che Noè pensò bene di salvare la vite dal diluvio universale portandosela con se nell’arca. Ma in realtà il vino muove i suoi primi passi nell’oriente, culla della civiltà. I primi a lavorare il vino furono gli egiziani, grandi maestri e custodi della tecnica vinicola, che con la loro cura e precisione avevano ben annotato tutte le fasi della produzione, dalla raccolta alla conservazione. Nel periodo dell’Impero Romano la viticoltura si diffuse tantissimo come si diffusero le tecniche vitivinicole tanto da essere i primi a usare barili in legno e bottiglie di vetro oltre che a introdurre il concetto di “annata” e “invecchiamento”. Poi nel corso degli anni si sono susseguite curiosità sul vino come quella del monaco benedettino della Champagne: Don Perignon, famoso per il suo perfezionismo oltre che per il suo ottimo vino. Nessuno sa che cercava di ottenere un vino fermo ma tutti i suoi sforzi erano ingannati dal clima e dal terreno che facevano rifermentare il vino nelle bottiglie rendendolo spumeggiante. E da lì il famoso Champagne Don Perignon. Nel corso degli anni ci sono stati anche momenti tristi, soprattutto XVII secolo quando cioccolata dall’America, the dalla Cina, caffè dall’Arabia e le diffusione della birra e distillati hanno fatto perdere il primato di unica bevanda scura e conservabile. Ma nel XIX secolo il vino raggiunge il massimo della sua produzione tanto che parecchi paesi basano la propria economia sul vino. Poi, grazie alle tecniche di refrigerazione dei vasi vinari, anche paesi solitamente caldi come la California e l’Australia hanno prodotto vini eccellenti. L’Italia, paese straordinariamente predisposto alla viticoltura, è uno dei maggiori produttori di vino di qualità con grandi etichette e ottime vigne. Purtroppo c’è ancora una parte della popolazione affezionata allo storico “vino del contadino” come il massimo della nostra enologia finendo per confondere il buon vino con prodotti scadenti e inodore.
"Il vino non si beve soltanto, si annusa, si osserva, si gusta, si sorseggia e... se ne parla"
-Edoardo VII-

2 commenti:

Anonimo ha detto...

E' FORSE INTERESSANTE VEDERE COSA DICE LA BIBBIA, NEL LIBRO DEL SIRACIDE, AL CAP. 31:

Il vino
[25]Non fare il forte con il vino,
perché ha mandato molti in rovina.
[26]La fornace prova il metallo nella tempera, così il vino i cuori in una sfida di arroganti.
[27]Il vino è come la vita per gli uomini, purché tu lo beva con misura.
Che vita è quella di chi non ha vino?
Questo fu creato per la gioia degli uomini.
[28]Allegria del cuore e gioia dell'anima è il vino bevuto a tempo e a misura.
[29]Amarezza dell'anima è il vino bevuto in quantità, con eccitazione e per sfida.
[30]L'ubriachezza accresce l'ira dello stolto a sua rovina,
ne diminuisce le forze e gli procura ferite.
[31]Durante un banchetto non rimproverare il vicino, non deriderlo nella sua letizia.
Non dirgli parola di rimprovero
e non tormentarlo col chiedergli ciò che ti deve.

Trekker ha detto...

Consiglio per Fabio.
La prossima volta che ordini la pizza accompagnala con un buon bianco e dimentica la birra.
Un caro saluto.