Ora come ora il Blog è un’idea davvero poco originale per esprimere se stessi o gridare qualcosa a qualcuno, ma sembra sia il più efficace. Ed è per questo che è nato “L’Angolo di Fabio”, per dire quello che penso e condividerlo con gli altri. Riflessioni, pensieri e punti di vista…

giovedì 1 ottobre 2009

Stelle, Uomini e lampioni.

C'erano una volta un uomo e una stella.
L'uomo fu colpito da subito, tra milioni di stelle, da una stella in particolare e scelse di tenerla d'occhio per non dover rinunciare a quell'emozione che gli dava guardarla. Fu così che studiò ogni singolo pezzo di cielo e, pazientemente, attese sempre di rivederla perché la stella, pur lontana, lo confortava, lo rallegrava... lo faceva vivere. Vi furono notti in cui la stella sembrava diversa e l'uomo si confuse. Credette di aver confuso quella stella con un'altra... in fondo nel cielo ce ne erano milioni... ma l'uomo capì che il suo essere diversa altro non erano che giochi di luci e scintillii che pulsavo e tentavano disperatamente di mettersi in contatto con la sua anima. Avvenne l'impossibile: i due riuscirono a capirsi, al punto che la stella promise all'uomo che un giorno lui sarebbe riuscito ad averla. Lo convinse che prima o poi si sarebbero sfiorati e fusi in un unico sogno e insieme avrebbero illuminato l'intera città. Ma la magia, per compiersi, necessitava di fiducia, perseveranza, lealtà e comprensione.
La stella era bella, luminosa, scintillante ed emozionante. Pur apparendo solo di notte, era sempre nel cielo. Di giorno non brillava, ma scrutava, vegliava e lottava contro le nuvole... sperando che la notte l'avrebbe presto resa visibile e più scintillante che mai.
Accadde una notte che quell'uomo, stanco del solito panorama, cambiò luogo e tentò di vedere la sua stella da un'altra angolazione. La stella era sempre lì...immobile e coinvolgente, silenziosa e guerrigliera contro tutte le nuvole...
All'uomo la stella piaceva, ma allo stesso tempo spaventava perché era lontana e spesso, tra i rumori del mondo, non riusciva a fargli arrivare i suoi messaggi. Fu così che l'uomo si scoraggiò e arrivò ad osservare la stella per abitudine: ormai la stella era una stella come tutte le altre. La stella ci sarebbe stata comunque..non serviva cercare panorami stupendi, cieli limpidi e nottate serene... prima o poi la stella si sarebbe rivista. A cosa serviva lo sforzo di cambiare posizione? perché andare in contro alla stella se tanto, prima o poi, la si sarebbe rivista?
Una sera, il cielo era del tutto coperto e la stella, come sempre, era nel cielo ad attendere di rivedere il suo osservatore. Ma dov'era finito? Cos'è una stella senza un osservatore? Cos'è una stella senza qualcuno che attende impaziente di poterla ammirare? E' una lucina nel cielo... niente di più.
L'uomo, scettico, abbassò lo sguardo e scoprì che il mondo era pieno di luci colorate, belle, nuove, intermittenti...e si lasciò sedurre. Cominciò a guardare un lampione che non regalava certo le emozioni della stella, ma era certo più vicino. Era facile, raggiungibile, accarezzabile... era qualcosa di certo.
La stella, pur coperta, vide tutto. Sentì tutto... e pianse. Pianse così tanto che la sua luce si offuscò sempre di più, fino a farla quasi sparire. Le nuvole se ne andarono e lei continuava a brillare, ma sempre di meno. E l'uomo la rivide, ma scelse di continuare con lo sguardo abbassato; scelse di lasciarsi ammaliare dal caos sorprendente di luci e fari i cui bagliori erano forti, continui e utili. L’indifferenza uccise la stella che in un ultimo tentativo si lasciò cadere… disegnando una scia stupenda, magica e irripetibile. In un attimo di nostalgia e di noia l’uomo alzò di nuovo lo sguardo al cielo, la scorse cadere e si innamorò del suo ricordo. Della stella rimase un desiderio espresso da qualcun altro che la vide cadere dall’altra parte del mondo, ridotta ormai solo ad una pietra... la raccolse e la rimise al suo posto, spostando le nuvole, ammaestrando i venti e ridonandole la vita.

Post di: WONDER ELE

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