Ora come ora il Blog è un’idea davvero poco originale per esprimere se stessi o gridare qualcosa a qualcuno, ma sembra sia il più efficace. Ed è per questo che è nato “L’Angolo di Fabio”, per dire quello che penso e condividerlo con gli altri. Riflessioni, pensieri e punti di vista…

martedì 24 marzo 2009

Com'iè ù fatt? (come è il fatto?)

Se Parigi avesse il mare sarebbe una piccola Bari? Secondo me nemmeno se avesse i baresi, Parigi, sarebbe una piccola Bari.
In questi giorni ho girato parecchio questa città e mi sono accorto che è di una unicità rara, sia nel suo vivere quotidiano e sia nei suoi modi di vedere le cose che io reputo tutte particolari ed, ovviamente, esilaranti.
Adesso vi racconto l'ultima giornata trascorsa in questa pazza città.
Prendo la macchina del papà da Santo Spirito e arrivo dritto in Piazza Massari a Bari dove, la mia particolare fortuna nel trovare parcheggio, me ne fa trovare uno bello, grande e a pagamento. Lascio la Multipla di papà con tanto di tagliandino sul parabrezza, non si sa mai che i vigili tra un caffè e una sigaretta mi fanno una multa, e a piedi mi dirigo verso la grandissima e bellissima Corso Vittorio Emanuele. Tra una vetrina e l'altra giro nella Via più “in” di Bari: Via Sparano. Appena giro in questa Via mi fermo a prendere un caffè al Bar - Ristorante "Vox" che è molto bello con un personale femminile notevole e di una gentilezza non indifferente. Continuo a camminare per Via Sparano e rivedo alcuni negozi storici e alcuni nuovi. Poi scopro che la Rinascente è diventata la H&M, la Sisley (al tempo Mincuzzi) è diventata Benetton (ho scoperto che a Bari ne stanno tantissime) e il vuoto lasciato da Ricordi Media Store è stato colmato da un negozio d'abbigliamento. Continuo a camminare e vedo dei ragazzi che per mettere su qualche euro cantano qualche canzone in modo disastroso o suonano qualche violino o qualche fisarmonica. Poi giro per Corso Cavour saltando Via Melo e scendo verso il Borgo Antico vedendo sempre più vetrine che sono sempre più belle. E mi soffermo davanti a un panificio dal nome non proprio tipico della nostra terra: “panificio veneto”... mha! Volevo prendere i taralli ma invece continuo con la mia passeggiata. Proprio appena arrivo alla fine della strada, dove lascio Corso Cavour alle spalle e di fronte a me c'è Piazza del Ferrarese, che alzando gli occhi verso il cielo guardo quel led elettronico che ad ottobre (ultima volta a Bari) faceva il countdown delle ore che portavano alla tanto attesa apertura del Teatro Petruzzelli (l'8 dicembre 2008) e che invece ora fa il conto a salire delle ore di ritardo che sta accumulando all'apertura. E dopo una risata vado avanti e ripercorro Corso Vittorio Emanuele fino alla mia macchina per ritornare a casa.
Nel viaggio di ritorno, otto chilometri tra il centro e la super strada, penso a quando da ragazzo non andavo a scuola e facevo un giro per Bari fermandomi nei posti più frequentati da tutti quei studenti che facevano sciopero oppure “filone” (tradotto: bigiare, fare X oppure marinare). Tipo Piazza Umberto dove si andava a prendere la classica “focaccia barese” dallo storico Panificio "Magda" oppure ai giardinetti di fronte all'Ateneo (che ora non ci sono più) dove si incontravano quei ragazzi che chiedevano la classica duecento lire per la telefonata a casa ma che in realtà si sapeva che accumulavano i soldi per arrivare a pagarsi la “cannetta veloce”. Anche dall'altra parte di Bari si andava quando si faceva festa a scuola (tanto si dovevano passare 5/6 ore prima del treno di ritorno) e precisamente al Parco 2 Giugno ma lì era più malinconico perchè non si respiravano gli odori e i sapori del centro con tutti i vezzi dei baresi che nel parco non spiccavano.
Ritorno a Bari di sera, questa volta per il Borgo Antico in compagnia dell'eterno amico Massimiliano, e giriamo per Bar e locali sempre affollati e beviamo dell'ottimo vino e del whisky. Proprio mentre andiamo via incontriamo un'amico di Massimiliano dall'animo vivace che ci racconta una storia tipica dei baresi. ...Che però, passanti della rete e amici del Blog, non vi posso scrivere ma se siete davvero curiosi quando mi vedete ricordatemelo che ve la racconto.
Arriva la notte e nel letto e mi addormento pensando a questa giornata passata per Bari
E quando Parigi avrà il mare forse potrà assomigliare vagamente a Bari.

3 commenti:

Trekker ha detto...

Nooo... non mi dire che la Ricordi ha chiuso... Quando facevo filone era una delle mete preferite. Mi infilavo dentro e scartabellavo tutti gli LP. Ricordo di aver acquistato parecchi "33 giri".
Vabbè... il tempo passa per tutti.
Un caro saluto.

Fax@Lax ha detto...

E già... la Ricordi Media Store, meta preferita di tanti filoni (non solo i suoi), ha chiuso un po' di tempo fà ma ha trovato casa in Via Melo accorpata alla Fetrinelli, il negozio si chiama: "la feltrinelli dischi&libri".

Trekker ha detto...

Vabbè... comunque è un altro pezzo della Bari che conoscevo che se n'è andato.