Ora come ora il Blog è un’idea davvero poco originale per esprimere se stessi o gridare qualcosa a qualcuno, ma sembra sia il più efficace. Ed è per questo che è nato “L’Angolo di Fabio”, per dire quello che penso e condividerlo con gli altri. Riflessioni, pensieri e punti di vista…

mercoledì 18 marzo 2009

Un viaggio incredibile

Anche se con ritardo, dovuto da problemi tecnici, racconto la storia di un viaggio che mi ha portato da Beirut a Bari passando, volutamente, da Gorizia.
La partenza da Beirut non è stata bella perché fin dalla mattina non stavo tanto bene, purtroppo un po' di persone mi hanno fatto passare la fame e la voglia di continuare a lavorare in tranquillità e in serenità con i loro modi di fare e con quelle parole che farebbero bene a tenersele per se o almeno se devono parlare, perchè non riesco proprio a mantenersi, almeno lo facessero negli occhi ma non lo fanno e mi fanno partire per l'Italia convinti che io sono all'oscuro di tutto... poveretti.
Parto da Beirut alle 24:30 in compagnia della collega-Amica Barbara. Eravamo molto stanchi perchè la nostra giornata è stata molto stancante e non avevamo mangiato a mezzogiorno, eravamo esausti ma la voglia di tornare in Italia ci faceva trovare ancora qualche sorriso. Entrati in aereo avevamo troppo bisogno di mangiare però non ci veniva dato ancora nulla e allora io, ironicamente, dico a lei: “per non pensare alla fame o parliamo o dormiamo”. Decidiamo, guardandoci negli occhi, che è meglio dormire e che nessuno dei due voleva sentire le cacchiate inutili dell'altro. A un certo punto la tanto sperata cena arriva servita in un deprimente vassoietto da una hostess al quanto carina, solo che alla vista di questo vassoio Barbara mi guarda in faccia e mi dice un malinconico: “era meglio dormire!”. Nonostante quell'esclamazione ha avuto il coraggio di mangiare non solo il suo vassoio ma anche mezzo del mio. Io invece ho deciso di abbracciare il sonno con due bei bicchieri di vino che l'Alitalia mi ha gentilmente servito. Non sono passati 10 minuti da quando le assistenti di volo hanno tolto la roba dai nostri tavolini che noi eravamo già tra le delicate braccia di Morfeo. Alle 03:15 l'aereo atterra a Trieste e una volta recuperati i bagagli lei incontra il suo ragazzo e va via verso la sua Lecce mentre io prendo il bus che mi porta a Gorizia. Appena arrivo a Gorizia chiamo e messaggio ripetutamente l'amico mio che si presenta comodamente alle 05:00 chiedendomi scusa per il ritardo. Arrivo a casa, mi preparo il letto, mi metto il pigiama e proseguo quello che ho dovuto interrompere sull'aereo. Il pomeriggio mi sveglio, mi vesto e scendo per salutare la mia macchina che come provo a metterla in moto la saluto davvero, nel senso che non si accendeva. Scendo dalla macchina per cercare qualcuno con i cavi e davanti a me vedo, con una cassa di buon vino al suo interno e un po' di cose da mangiare, l'Amica mia. Un colpo al cuore e una gran voglia di riabbracciarla, l'Amica mia che non vedevo da tantissimo tempo. Mangiamo, parliamo tantissimo e mi fa compagnia nel portare la mia macchina al suo regolare tagliando che passa brillantemente e che pago cento e rotti euro. Un piccolissimo e fastidioso problema di depimetro, che ho da un po' di tempo, mi porta all'Audi di Gorizia per ulteriori controlli, questi ulteriori controlli mi fanno scoprire che turbina, cuscinetti, testine dello sterzo, semiasse, perdita di olio al motore e, ovviamente, depimetro sono i reali problemi della macchina e che la spesa che devo affrontare non vale il valore della mia Audi. Quindi passa un'altro giorno in compagnia dei miei amici Gaetano, Eleonora e Roberto. Andiamo ad aperitivizzare nel nostro locale preferito, “Majda”, come nelle nostre migliori tradizioni e poi pizza.
Il giorno dopo vado a prendere la mia macchina dal meccanico e la porto con una visibile tristezza a casa. Vado in un'agenzia di viaggi e prenoto un volo per Bari che parte nel primo pomeriggio subito dopo il pranzo fatto nella mia adorabile casa con i miei amici. Ed ecco arrivato a Bari alle 18:30, dopo tante cose andate male finalmente arrivo a casa dove l'abbraccio della mia adorabile mamma e il bacio al mio piccolo nipotino mi fanno dimenticare tutto quello che mi era successo alla macchina e a tutti i pensieri brutti che da Beirut mi sono portato dietro. Ora sono tranquillo: solo shopping, uscite con amici, passeggiate per la mia Santo Spirito e schiacciare, speriamo tanto schiacciare. Ecco la mia avventura che da Beirut mi ha portato alla mia amata Bari.

3 commenti:

Trekker ha detto...

Tranquillo Fabio. Imbecilli che parlano per dare aria alle corde vocali ce ne sono sparsi dappertutto. Non ti curar di loro.

Anonimo ha detto...

..bello Fà...tranne...schiacciare...che significa?????

Anonimo ha detto...

amico....ti sei dimenticato del pezzo dove io ti chiamo e sono a latisana e dico "Fabio,,che fai?dormi o ti sei svegliato?hihi!!!" e poi faccio latisana -gorizia in 22 minuti :D